Quando per passare alla storia devi metterci l’anima
Villa Crespi compie 25 anni, tra immensi traguardi ed eccellenza senza tempo
Come tutto ebbe inizio
Parlare di 25 anni di Storia lusinga e impressiona al tempo stesso: sai per certo che ogni cosa accaduta in quel lasso di tempo è il risultato di azioni intraprese e scelte irreversibili, ma anche di coincidenze e anime destinate. La Villa Crespi che conosciamo oggi nasce dall’intreccio di due storie, quelle di Cinzia Primatesta e Antonino Cannavacciuolo. Distanti chilometri per gran parte della loro vita, i loro destini si incrociano per la prima volta durante una telefonata, senza che nemmeno lo sapessero. Oreste Primatesta, padre di Cinzia, riceve da un collega il consiglio di assumere nel suo albergo sul lago d’Orta un giovane cuoco napoletano, di grande talento e ispirazione. La ragazza, appena ventenne, è in macchina accanto al padre durante quella chiamata, e proprio in quell’istante l’auto svolta e supera un immenso palazzo ottocentesco dalle forme arabeggianti. Cinzia osserva Villa Crespi mentre, per la prima volta, sente fare il nome di Antonino Cannavacciuolo. Il resto, è l’inizio della nostra storia.
Ci vuole coraggio
Seppur ad incrociare le loro strade siano stati eventi fortuiti e intrecci del destino, è stato il coraggio di Cinzia Primatesta e Antonino Cannavacciuolo a scrivere la vera storia di Villa Crespi, quella che possiamo leggere oggi. Quanto può spaventare un’avventura così grande, quando si è appena ventenni? Eppure eccoci dopo 25 anni a raccontare di traguardi inimmaginabili, primo tra tutti il riconoscimento della terza stella della Guida Michelin 2023. L’eccellenza parte in cucina, dove Chef Cannavacciuolo crea una filosofia tutta sua, che divulga sincerità e parla di ingredienti semplici, ma che se accostati in maniera brillante possono dare vita a capolavori fuori dall’ordinario. La sua è una brigata di gesti e sguardi coordinati, di ritmi scanditi precisamente in una danza perfettamente studiata. A presentare la coreografia, insieme a Chef Cannavacciuolo, lo storico Sous Chef Simone Corbo, genio silenzioso e appassionato.
Lì dove continua lo spettacolo
L’abbiamo detto, l’eccellenza parte in cucina, ma non si ferma lì. Prosegue in sala, dove tanti spettatori attendono emozionati di intraprendere un viaggio culinario indimenticabile. Alla guida il Restaurant Manager Massimo Raugi, cantastorie e maestro nel catturare attenzione e attimi di meraviglia. E prosegue ancora e ancora, tra le 14 Suite che fanno da sfondo a esperienze di puro benessere, dove l’accoglienza e l’amore per l’ospite sono chiavi immancabili. E se la storia di Villa Crespi ha avuto inizio perché un uomo e una donna hanno scelto di metterci l’anima, oggi possiamo dire che festeggiamo 25 anni perché Cinzia Primatesta e Antonino Cannavacciuolo si sono circondati di persone altrettanto appassionate. Perché è questo il segreto di tanta bellezza: una squadra unita che sceglie ogni giorno di farsi guidare dal cuore.
E cosa sarebbero stati questi 25 anni senza un pubblico amorevole a godersi lo spettacolo? Grazie a chi ci ha scelto per vivere emozioni e cristallizzare ricordi indelebili, perché avete scritto questa meravigliosa storia insieme a noi.